Pietralunga

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Piazza VII Maggio e il Monumento Regionale al Partigiano Umbro

 

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Il 7 maggio 1944, Pietralunga subiva un disastroso rastrellamento, che culminava con la fucilazione di cinque  ragazzi nella piazza centrale del paese.
Pietralunga è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, a cui è stata assegnata la Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale ecco perché  è anche sede del Monumento regionale al partigiano umbro, posto nel parco della pace.
Zona Libera di Pietralunga
L'8 settembre 1943, presso il voc. San Salvatore, e il 13 settembre 1943, in loc. San Faustino del Comune di Pietralunga, si costituivano i nuclei di resistenza ai nazi-fascisti. Dai primi nuclei nasceva una Brigata organizzata, in seguito denominata Brigata Proletaria d'urto San Faustino. Dopo un inverno di resistenza e vari scontri militari, finalmente il 30 aprile 1944, la Brigata occupava la caserma dei Repubblichini di Pietralunga e dichiarava Pietralunga Zona libera insediando di nuovo il sindaco Luigi Pauselli, cacciato dai Fascisti nell'aprile del 1921, festeggiando nella massima libertà, dopo 23 anni, la festa del 1º maggio. Dopo questa data, il 7 maggio 1944, Pietralunga subiva un disastroso rastrellamento, che culminava con la fucilazione di sette ragazzi nella piazza centrale del paese e con quella, il 9 maggio 1944 a Città di Castello, senza processo, del martire della resistenza Venanzio Gabriotti. Il territorio diveniva teatro di sanguinosi scontri, tra alleati e partigiani da una parte, e nazi-fascisti dall'altra, con devastazioni e perdite umane anche tra i civili, sino alla definitiva liberazione avvenuta il 29 luglio 1944.
Durante la prima guerra mondiale (1915-1918) oltre cento cittadini pietralunghesi perirono per il bene e la difesa della patria. A ricordo la popolazione ed il Comune eressero un monumento al centro dei giardini nella piazza principale.